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Marco Peri

Attraversare significa letteralmente passare attraverso, oltrepassare, andare da un’altra parte, percorrere o superare un limite, una soglia.

Un attraversamento è l’esperienza di un passaggio così come la fase storica che stiamo vivendo è esattamente un’esperienza di passaggio, un’occasione che ci permette di passare là dove non eravamo mai passati.

COVID-19 ha causato e sta causando cambiamenti sociali travolgenti. L’Italia è uno dei paesi che al momento soffre maggiormente per gli effetti della pandemia. Effetti che si traducono in nuove sfide sociali e individuali.

Attraversare questa esperienza ci coinvolge completamente, è qualcosa capace di segnare la nostra personale esistenza. Ma è sopratutto un evento in grado di marcare un prima e un dopo, uno spartiacque, una soglia il cui attraversamento produce un cambiamento, personale e collettivo.

Questa situazione scuote dalle basi il nostro modo di vivere, la nostra “normalità” di coesistere, di fare, di desiderare, di sognare.

Il cambiamento inoltre è avvenuto praticamente da un giorno all’altro, da quando è stato dichiarato lo stato di allarme è stata disposta la chiusura di tutti i luoghi culturali, comprese le scuole, le università, le biblioteche e i musei. 

Tutte le persone impegnate in questo settore hanno dovuto cambiare i propri piani e ripensare (o annullare) i progetti in corso.

Il mio lavoro di storico dell’arte e educatore museale mi ha sempre consentito il vantaggio della flessibilità e la costante apertura verso nuovi scenari. Naturalmente ho dovuto annullare molti progetti in corso e rinviare a data incerta altri imminenti. Inoltre è impossibile prevedere come e quando sarà la ripartenza. Contemporaneamente anche la mia attività di docente si è trasformata, costringendomi a ripensare le forme della didattica a distanza con il limite del reale/virtuale imposto dalle tecnologie disponibili.

Proverò a usare la parola “attraversare” come un manifesto per esprimere alcuni pensieri intorno a questo tempo straordinario

Stay positive! Bisogna attraversare questo tempo con uno spirito positivo, aldilà della falsa retorica dei cori dal balcone o degli hasthtag nazionalpopolari #andràtuttobene, dobbiamo riconoscere che questa situazione sarà un potente generatore di trasformazione, personale e sociale, che ci offre un nuovo spazio di opportunità.

Convivere con l’incertezza. Dobbiamo provare a reimmaginare il nostro posto nel mondo a partire da presupposti incerti. La continua e mutevole incertezza che questa situazione genera influisce su tutto. Dalla biologia del virus e all’evoluzione della malattia, dalle decisioni politiche alle conseguenze economiche, fino alle percezioni sociali e alle nuove forme di comportamento che vengono generate in tempo reale. Nuove forme di relazione in cui il nostro modo di essere non può non essere coinvolto.

Prendersi cura. La parola cura attualmente è al centro dell’attenzione mediatica. Mentre la comunità scientifica è impegnata per studiare una cura contro il virus, noi dobbiamo concentrarci sull’importanza del prendersi cura.

La cura personale, familiare e sociale è, ora più che mai, un valore importantissimo, che implica protezione, solidarietà e amore. Forse questa situazione produrrà una società migliore, più umana. Dipende da noi.

Spazio per la creatività. L’intelligenza creativa è la risorsa indispensabile per attraversare la complessità. Dobbiamo generare nuove azioni, concrete e digitali, per rispondere con arte alle trasformazioni di questo tempo. Dobbiamo interpretare la nostra parte rispetto alle rinnovate urgenze contemporanee.

L’impossibilità di vivere fisicamente le relazioni e gli spazi di socialità ci permette di prendere maggior confidenza con gli strumenti digitali, un’occasione per imparare qualcosa di nuovo o esplorare possibilità che avevamo trascurato.

Come attraversare questa esperienza in riferimento ai temi del lavoro culturale?

Cosa dobbiamo fare noi operatori culturali, artisti, insegnanti e studenti per attraversare questo tempo?

Dobbiamo agire, dobbiamo fare la nostra parte, dobbiamo essere protagonisti del cambiamento. La società non si aspetta niente di meno da noi.

Marco Peri

[Art Historian • Museum Educator]

Ph. Sorelle Coroneo, venti contrari, 1960 ca

TI DO LA MIA PAROLA… ATTRAVERSARE

[Crossing - 2020]