At-tra-vèr-sa-re

Passare da una parte all’altra, varcare, passare attraverso, oltrepassare, percorrere per tutta la larghezza o la lunghezza uno spazio, attraversare una strada, un campo, un fiume, una foresta, una montagna, una piazza, una città, una regione, una nazione, il mare, l’oceano, il cielo. 

Presuppone un moto e un confine.

Lasciarsi attraversare, dal tempo, da un momento difficile, dalla rabbia, dall’amore, da un proiettile, da un coltello, dai raggi del sole, dalle idee, da un’onda sonora, da un virus, da un elettrone, da miliardi di neutrini.

Presuppone l’essere aperti e affrontare un limite.

L’atto, cioè  il fatto di attraversare, di passare trasversalmente incrociando in modo perpendicolare od obliquo un elemento da un lato all’altro, necessita anche della condizione di farsi attraversare.

Ossia l’essere permeabili, lasciarsi penetrare a nostra volta, permettendo all’altro elemento di oltrepassare il nostro spazio fisico e metafisico.

Certi corpi hanno la proprietà di lasciarsi attraversare, come la terra o le rocce, e questa a sua volta può essere una proprietà acquisita che necessita di una rottura, o congenita che si possiede dalla nascita.

Così come può essere capillare o cellulare.

Allo stesso modo esiste la capacità magnetica è l’attitudine a lasciarsi pervadere da un campo esterno e diventarne sede, 

questa proprietà avviene normalmente nei corpi o enti che presentano le stesse proprietà in tutte le direzioni, avviene cioè uno scambio omogeneo.

Lo scambio avviene in modo analogo.

Il mio corpo rilascia 340 milioni di neutrini ogni giorno, e a sua volta viene attraversato da circa 460/550.000 miliardi di neutrini ogni secondo.

Provengono dalle rocce terrestri, dal sole, dalle stelle.

Ci attraversano senza farsi sentire, ma accade che in un anno forse 10 o forse 1 milione, collidono con i nostri nuclei atomici.

Ogni minuto questa piccola particella collide con il nucleo atomico di chissà quale parte del mio corpo, in silenzio.

Un atomo del mio corpo può incontrare una stella, il sole, una roccia, un essere umano, senza uscire dalla mia stanza.