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Roberta Gorni

HSP 

Il tratto dell’ipersensibilità, traduzione italiana di High Sensitivity, è stato scoperto dal gruppo di ricerca della dott.ssa Elaine Aron in California negli anni ’90, nell’ambito degli studi sulla personalità. Ulteriori studi ne hanno approfondito gli aspetti genetici, neuroscientifici ed evoluzionistici, e rappresenta una variabilità intersoggettiva nei meccanismi di sopravvivenza in ogni specie animale. È la risultanza di una predisposizione genetica e ambientale e comprende: differente processamento sensoriale, maggiore responsività all’ambiente e agli stimoli sociali, aree specifiche di attivazione cerebrale neuro-sensibile, fattori comportamentali specifici, differente gestione dello stress psicofisiologico. Secondo le ricerche di Elaine Aron e del marito Arthur Aron, neurologo, le Highly Sensitive People si contraddistinguono per caratteristiche riassumibili nell’acronimo D.O.E.S: Depth of processing (processamento più profondo delle informazioni); Overarousability (persone più facilmente soggette a sovrastimolazione e sovraccarico); Emotional Intensity Empathy (maggiore responsività emotiva ed empatia); Senstitivity to subtle stimuli (percezione di dettagli sottili dell’ambiente e delle relazioni sociali). Queste caratteristiche mostrano vantaggi che riguardano la profondità di elaborazione dei problemi, la predisposizione a trovare molteplici soluzioni creative e a percepire i dettagli delle relazioni sociali, la capacità di empatia e di mediazione tra le persone, la profondità nel percepire gli aspetti positivi dell’esistenza, nel cogliere i dettagli, nel trarre maggiore giovamento e apprendimento dalle esperienze. I possibili svantaggi riguardano invece la sensazione di sentirsi sopraffatti dal mondo, dalle persone intorno, dagli eventi, la suscettibilità emotiva, l’affaticamento da eccessiva stimolazione, la necessità di lunghi tempi di recupero, la difficoltà a gestire i propri limiti e confini rispetto agli altri, la necessità di regolare la capacità di empatia. Con il termine “ipersensibilità”, si intende pertanto una sensibilità superiore alla media, che può essere temporanea o permanente, e vissuta con difficoltà dalla persona stessa, o percepita come esagerata o estrema da parenti, amici o conoscenti. [Fonte testo: wikipedia]

Vedo le HSP come la peculiare specie di “rane di vetro” diffuse in Sud America, piccole creature animali dalla pelle trasparente, che lascia completamente esposti e visibili i loro organi interni, specialmente il cuore. Non servono né abiti né muri di case a proteggerle completamente, anche se credo aiutino molto; così come il silenzio, il sonno, la lentezza per il recupero al contatto col mondo esterno; la loro personale percezione di nudità emotiva é forse perenne, seppur invisibile agli altri, che difficilmente possono pertanto comprenderla e accoglierla.

Roberta Gorni

[Illustrator]

WORK

HSP [Disegno a pastelli e matita su Carta Canson 300g/m, formato Din A4 +cca - Basato su foto di Anna Foesterlig]

TI DO LA MIA PAROLA… INVISIBILE

[Invisible - 2020]